sabato 18 giugno 2011

COSA SERVE ALL'IPPICA PER NON CHIUDERE ..




Nel mese di maggio il calo sulle scommesse ippiche è stato del 22% rispetto all'anno precedente, un dato inquietante..ma ancora nessuno muove, è dire che basterebbe poco per provare ed a questo punto provare deve essere la parola d'ordine perche' se continua così tra tre anni non ci saranno piu' corse ed hai voglia di andare a Roma a scioperare, cosa che non serve nulla a questo punto, ora non voglio dare colpe o emettere bolle papali, ma dare solo il mio parere.

Punto 1) Tutte le associazioni, allenatori, guidatori, allevatori, proprietari, si devono unire in un'unica associazione e fare fronte comune, mettendo a capo della stessa un professionista esterno, un avvocato, un manager, l'importate che sia qualificato per poter trattare con gli organi competenti, finche' ogni categoria guardera' solo al suo orticello non mutera' nulla.

Punto 2) Creare e dirigere una televisione ippica 24 ore su 24 con corse in diretta, interviste pre corsa e dopo corsa, valutazioni delle corse e commenti nell'immediato dopo corsa, con giornalisti esperti e appassionati del settore che sono meglio di tanti giornalisti, così non si vedrebbero piu' tizio o caio intervistati dichiarare "il mio cavallo non conta nulla" e poi vincere per dispersione, vediamo se nella intervista nel dopo corsa cosa racconta, poter vedere le sgambature fin dal mattino, stile Francia per intenderci.
Con l'avvento del digiatale ci sono canali tematici per quasi tutto, per l'ippica no.. questo sarebbe un grosso mezzo di visibilita'.

Punto 3) Abolire l'UNIRE.

Punto 4)Pene severe per chi viene trovato positivo al doping, pene per allenatore e guidatore la prima volta due anni, la seconda cinque, la terza radiato a vita.
Controlli antidoping eseguiti in veri laboratori, non quella farsa di Unirelab

Punto 5)Ricambio totale di presidenti di giuria e commissari, starter, si fa un bando di concorso con veri esami scritti ed orali, massima trasparenza sulle decisioni dei giudici, ed applicazione del regolamento visto che quello che c'è andrebbe bene, ma sono in pochi che lo applicano

Punto 6) Tutela dello scommettitore come in Francia o Inghilterra, e la possibilita' con il canale tematico digitale, di poter scommettere in tempo reale.

Punto 7) Abbassamento del prelievo fiscale, raggiunti i punti sopra elecanti avverebbe quasi in automatico

Ecco non dico che sia semplice ma questa è l'unica strada per far ritornare la gente negli ippodromi e far ritornare la voglia di passare una giornata all'ippodromo alla maggior parte di persone, basta con questa ippica fatta per carbonari, perche' non vogliono la visibilita'..siamo nel 2011 e le scommesse calano sempre, la gente non va piu' negli ippodromi e lo stato finalmente non finanzia piu' un settore che vuole rimanere nascosto dal grande pubblico..
Provare, provare , provare..

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